GIAN CARLO VENUTO
GIAN CARLO VENUTO
Gian Carlo Venuto è nato a Codroipo (UD) nel 1951. Docente alla cattedra di
Decorazione dell'Accademia di Brera a Milano, vive e ha il suo atelier a Gorizzo
(Camino al Tagliamento, Udine, Villa Mainardi, 33) e Milano (via Fiori Oscuri, 7).
Dopo un esordio nel clima astratto-informale e quindi concettuale, nei primi anni
Ottanta Venuto si orienta, sulla base di un riesame del proprio bagaglio artistico
e culturale, verso un recupero dei pittori del primo '500 italiano: dai loro affreschi
Venuto fa riemergere, come brani di una riscoperta sinopia compresi in un tessuto
pittorico informale (La condanna dello sguardo, 1983-84), figure o fregi che progressivamente abbandonano il carattere di citazione e assumono valore autonomo
(Angeli della memoria, Frutti italiani, Vasi alchemici, 1985-86), sino a far scaturire
una sinuosa vegetazione segnata da incessanti metamorfosi (Die Zauberflöte, Black
Flowers, 1987-89).
Negli anni Novanta, prolungati soggiorni all'estero (Scozia, Inghilterra, Australia,
Senegal, Ungheria, Turchia, Lituania, Germania, Finlandia, Grecia, Spagna e Portogallo)
indirizzano la pittura di Venuto verso il recupero di una forma plastica (Alberi
della luna, 1992; Blu turco, 1993; Estasi lituana, 1995), destinata comunque a
sublimarsi nei mobili contorni di ninfee o nuvole delle opere successive, in particolare: I giardini dell'anima, 1994-95; I cieli sopra Berlino, 1996-97; Frammenti di cielo (affreschi - encausti), 1998; Nugae, 1999; Nuvola fulva, 2001; e Luci preliminari (ceramiche, maioliche, porcellane e vetri soffiati), 2003.
Nei lavori più recenti Venuto esplora il rapporto fra la superficie dipinta e la fisica
percepibilità e trasgressione dei suoi limiti (Cjantadis, oli di grandi dimensioni,
2005), sino a definire i termini di un più libero inserimento nello spazio-ambiente
della pittura parietale (Paraventi, affreschi mobili, 2006; Costellazione, installazione parietale, affresco, mosaico ed encausto, 2008; affreschi absidali nella chiesa della Marigolda a Curno - BG, 2010).