Lynn Margulis
Lynn Margulis ha conseguito il dottorato in Genetica all'Università della California a Berkeley e dal 1988 è Distinguished Professor alla Facoltà di Geoscienze presso l'Università del Massachusetts ad Amherst. Nota per la sua teoria sull'origine per simbiosi degli organuli cellulari, ha pubblicato diversi articoli scientifici, libri, capitoli, e anche un romanzo. Ha contribuito in modo rilevante alla letteratura scientifica sull'evoluzione microbica sulla Terra in era pre-Fanerozoica e sull'Ipotesi di Gaia di James E. Lovelock. Nel 1998 la Library of Congress americana ha annunciato che avrebbe creato un archivio permanente dei suoi scritti. Lynn Margulis ha ricevuto la National Medal of Science dal presidente Clinton nel 1999 e nel 2008 ha ricevuto con altri scienziati dalla Linnean Society of London la Darwin-Wallace Medal per "grandi progressi nella biologia evolutiva", un'onorificenza conferita ogni 50 anni. È membro della U.S. National Academy of Sciences dal 1983 e dell'Accademia russa di Scienze Naturali dal 1997.
27 Maggio / Storia della nostra terra vivente
Lynn Margulis illustrerà come la vita sia un fenomeno a livello planetario, che ha alterato i sedimenti in superficie e l'atmosfera della Terra dal suo stato originale quale terzo pianeta roccioso del nostro sistema solare. L'apparizione e l'evoluzione della vita dipende da tre processi integrati: 1) lo stabilirsi di identità autopoietiche, 2) la loro riproduzione a livelli di crescita esponenziali che superano la capacità diretta dell'ambiente a sostenerle (la selezione naturale darwiniana) e 3) l'apparire e la perpetuazione di mutamenti ereditabili. I mutamenti ereditabili di portata evolutiva documentati nei fossili si generano principalmente attraverso il processo di simbiogenesi (e altre acquisizioni di più geni). Benché vi siano naturalmente anche mutazioni casuali, esse sono troppo lievi, poco visibili, deleterie o banali per un'innovazione evolutiva. La fonte maggiore d'innovazione evolutiva viene da associazioni di comunità, sintropie, simbiosi, ibridogenesi, fissazioni del cariotipo e altri processi racchiusi nel nuovo campo di studio della simbiogenetica.
Per l'occasione David Hoptman presenta la mostra fotografica "No limits no Boundaries".
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D I S C U S S A N T S
Aubrey Manning ha studiato all'University College of London per poi trasferirsi a Oxford per il suo PhD, sotto la guida del premio Nobel Niko Timbergen. Negli anni '80 è stato docente di Storia naturale presso l'Università di Edimburgo, dove è attualmente professore emerito. È stato, sotto la guida del famoso genetista inglese C.H. Waddington, uno dei precursori del movimento ecologista inglese e tra i fondatori del Centre for Human Ecology dell'Università di Edimburgo. È un noto divulgatore scientifico per la BBC Science Unit e ha ricevuto la Silver Medal della Zoological Society of London per la sua opera di informazione sull'ecologia. Fellow della Royal Society di Edimburgo, è stato Goodwill Ambassador dell'Unesco per l'iniziativa denominata Anno internazionale del pianeta Terra.
Stephan Harding ha ottenuto il dottorato in Ecologia a Oxford e insegna Ecologia profonda e Teoria di Gaia presso lo Schumacher College in Inghilterra, dove è anche coordinatore del MSc in Scienza olistica. Il suo lavoro si basa sull'integrazione tra l'analisi scientifica razionale e la capacità di sentire e percepire – un compito vitale in questo momento di grave crisi ecologica. Tra le molteplici associazioni di Harding con i più importanti scienziati attivi nel campo dell'ecologia, va ricordata la sua lunga collaborazione con James Lovelock, ideatore della teoria di Gaia.